lunedì 20 febbraio 2017

Da dove vi scrivo


Da dove vi scrivo, piccola isoletta ex colonia inglese abitata a grande maggioranza da asiatici di etnia cinese, è da poco finito un anno. E quando uno ne finisce, un altro deve per forza iniziare. Così, senza nemmeno accorgercene, siamo passati dall'anno lunare della scimmia a quello del gallo. Rooster, lo chiamano qui. Gallo ruspante, diremmo a casa nostra.

Cosa comporti questo cambiamento dal punto di vista astrale, astrologico o astronomico, non saprei proprio dirvelo. So per certo che, dal punto di vista scenico, le cose sono cambiate, e parecchio. Non più figurine di scimmie simpatiche - ma anche un po' ingombranti - davanti ai centri commerciali o appese ai banchi dei venditori al dettaglio, ma piccoli polletti allegri, o anche non troppo piccoli. E sempre dorati, naturalmente. Ovunque.

I festeggiamenti, le decorazioni, l'allegria si percepiscono ancora adesso per le strade, ti contagiano, anche se poi è una festa che non ci appartiene. E devo ammetterlo: la tentazione di parteciparvi e di onorare questo nuovo inizio con celebrazioni di rito, come si fa con tutti gli inizi che si rispettino, è forte. E a questo scopo, quello di onorarlo al meglio, diventa d'obbligo stilare una bella lista dei buoni propositi per l'anno nuovo, anche se in ritardo sui tempi di casa nostra. Me la perdonate?

L'anno scorso i buoni propositi si sono trasformati in obiettivi: finire il primo romanzo, aprire un blog, mandare i racconti in giro per il mondo e stare a vedere le reazioni che avrebbero suscitato. Quanti di questi obiettivi ho poi raggiunto? Be', diciamo che sono stata piuttosto diligente.


Ho finito il romanzo, ho mandato in giro i racconti. Come vi dicevo la volta scorsa, per almeno uno di questi mi è andata bene. Per altri, un po' meno, ma non mi scoraggio, perché in definitiva non ho avuto un vero e proprio riscontro negativo. Un silenzio assoluto. Ma nemmeno tanto grave, visto che i sei mesi che di solito le case editrici si prendono per rispondere (o non rispondere) sono forse arrivati alla metà. Insomma, io rimango positiva, senza tuttavia perdere tempo nell'attesa.
 
Il blog: è stato quello a non voler partire. Ma a mia discolpa c'è da dire che era già pronto da un po', fatto e organizzato almeno almeno da novembre; quindi non è proprio come se non ci avessi lavorato.

E quest'anno?

Quest'anno iniziamo da dove avevamo lasciato lo scorso: il blog. Che finalmente ha visto questa benedetta luce.
E poi mi auguro di riuscire a produrre un'auto-pubblicazione di una serie di racconti a cui tengo particolarmente;
e spero anche di finire il nuovo romanzo, iniziato due mesetti fa e che adesso si trova nel bel mezzo della corsa alla prima stesura.
Posso aggiungerci anche una partecipazione almeno a una seconda fase di qualche concorso? Troppo presuntuoso? Allora non mi azzardo, lo lancio come provocazione alla me stessa dell'anno prossimo, quella che alla fine dell'anno del gallo si guarderà indietro e si dirà: avrei potuto fare di più.
Quest'anno, tuttavia, non mi faccio un simile rimprovero. Quest'anno, guardando indietro, dico solo: 

grazie a chi mi ha sostenuto


perché di traguardi che io ritengo importanti, grazie al vostro supporto, ne ho raggiunti tanti. Primo tra tutti, la consapevolezza di potermi definire autrice.

E adesso rimbocchiamoci le maniche, è tempo di tornare al lavoro.




4 commenti:

  1. Allora auguri di buon anno! :D
    E anche per i buoni propositi ;)

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    1. Grazie tante, mio primo commentatore dell'anno, e anche del blog!
      :D

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  2. Ciao Anna,
    felicissima di leggere il tuo blog, in cui ci parli dei tuoi lavori e... di te!
    Ci siamo spesso incrociate sul blog di Daniele, nei commenti ai suoi post.
    Ti abbraccio forte e con affetto e continuerò a leggerti! :-)
    Federica

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