lunedì 22 maggio 2017

A volte spariscono

Questa è la mia postazione di lavoro.
Nei giorni migliori.

E, infatti, ieri sera, dopo aver messo a letto figlie e marito, mi sono dedicata alla ricerca del racconto da revisionare che avevo stampato qualche settimana fa e che avevo abbandonato sul desco per dedicarmi ad altri lavori più impellenti. O compiti più accattivanti, se vogliamo.

Ci ho messo una buona mezz'oretta per venirne fuori. Non posso dire che sia stata una mezz'ora di sonno persa inutilmente, perché ho ritrovato spunti e idee per altre cose che ho voglia, ma davvero tanta voglia, di scrivere; e poi ho dato una parvenza di ordine a quella grande discarica di fogli da riciclare (da una parte uno scarabocchio della figlia piccola, dall'altra un appunto della mamma); e ho persino separato le matite preferite da quelle che non uso.

Eppure di lui, il racconto, nemmeno l'ombra.
E a me questa cosa fa davvero dispetto.
Primo, perché avevo già apportato piccole modifiche che non so se ho trascritto sul file originale.
E secondo, perché mi tocca ristampare un bel malloppo di parole. E io odio sprecare la carta, o l'inchiostro, visto le vagonate che già ne uso per le infinite revisioni a cui sottopongo... be', praticamente tutto quello che scrivo, persino le lettere da mandare alle maestre.

Ma questo è quanto, il racconto è sparito e bisogna farlo resuscitare per la fine della settimana, altrimenti niente racconto sull'unno. O sugli unni. O sui goti e gli unni insieme.

Quindi, mentre l'allegra colonna sonora del temporale tropicale mi accompagna in sottofondo, partono in primo piano anche i rattatta della stampante a carbone.
Et voilà! La mia giornata può iniziare.

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l'antologia a cura di Serena Bianca De Matteis che parla di gatti, in ogni salsa.

Gatti generosi, che devolveranno tutti i proventi alla ricostruzione dei comuni di Amatrice e Accumoli, terre devastate dal terremoto del 2016.

Un buon modo per dire che, nonostante siamo lontani, noi non ci scordiamo di loro.

E anche per leggere dei racconti di un certo valore, anche per chi i gatti non li può proprio vedere.


2 commenti:

  1. Ma non hai il file del racconto?
    La mia scrivania è invece ordinatissima :)

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    Risposte
    1. Scusa, Daniele. Ti avevo risposto, ma il commento sembra sparito. Ho il file, ma io preferisco fare la revisione su carta: sottolineare, spostare paragrafi e frasi, giocare con le parole mi riesce meglio su carta che su pc.
      La scrivania ordinata?
      Io ci ho provato. All'inizio la condividevo con mio marito e davo a lui la colpa del disordine. Poi l'ho cacciato via, ma il disordine resta. Non oso trarne le conclusioni...

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