venerdì 30 giugno 2017

A casa

Mosaico di una bottega di Lucus Feroniae. Notate le sfumature!

Siamo tornati a casa, nella calorosa isoletta di Singapore, e già mi sento l'acqua alla gola: revisioni da fare, post da scrivere, foto da riordinare, case da pulire, compiti delle pargole da seguire...

Possibile che la giornata di una mamma scrittrice durino così poco?

Cerco a fatica di riadattarmi al fuso orario, ai virus locali, ai cibi asiatici, al caldo umido, e già sento la mancanza dei luoghi visitati in questa lunga vacanza italiana.
Ma la cosa bella è che me la sono davvero goduta, la mia Italia, questa volta. E l'ho anche ben registrata, a testimonianza delle cose belle che ho fatto. Ho mille fotografie da catalogare e mille pensieri da riordinare.

Ad esempio, a farmi compagnia in questo momento ho vividi nella mente i mosaici dei negozietti del forum di Lucus Feroniae, lasciati a cielo aperto per il visitatore occasionale. Il più bello, secondo me, è quello che vi ho mostrato all'inizio. E altri ancora ce ne sono, nascosti sotto i teli e invisibili agli occhi del profano.


Vi sarà sfuggito senz'altro questo piccolo sito archeologico, situato non lontano da Fiano Romano, poco distante da Roma, tagliato in due dall'autostrada A1. Sito vecchio almeno quanto i sabini. Sì, i sabini, proprio quelli che bazzicavano in questi luoghi prima dei romani.

Al quel tempo, a coprire l'autostrada e il centro commerciale di Feronia vi era un bosco e, nei pressi del bosco, un tempio molto famoso dedicato alla ninfa-dea Feronia, con tutto il suo bell'apparato di case e botteghe che ogni tempio di una certa importanza si portava dietro.
Saccheggiata nel 211 a.C. da Annibale, l'insediamento venne poi ricostruito grazie anche all'aiuto dei vicini romani. Ma il tempio non riacquistò più l'antico splendore.
All'epoca di Giulio Cesare, ci si insediarono i veterani dell'esercito romano e rinominarono il luogo Colonia Iulia Felix Lucus Feroniae. Quindi, la Feronia che si può ammirare al giorno d'oggi è quella romana, anche se tracce del tempio della dea primitiva restano visibili.

Se capitate da quelle parti, fateci un salto.
Cosa vi troverete?
Prima di tutto un'entrata gratis e un museo ben pensato, che usa i supporti mediatici in modo intelligente per raccontare la storia del luogo.
E belle mappe che rendono l'idea di come si sviluppasse l'agglomerato urbano nelle varie epoche.
Poi la campagna romana, stupenda in questa stagione.
E infine il sito antico: il forum, il perimetro originario del tempio vecchio dedicato a Feronia e di quello nuovo dedicato ad Augusto, i negozietti a ridosso del forum con i mosaici e i banconi dei commercianti, le terme, la via Tiberina antica, su cui ancora ci si può camminare.
Troverete anche tante lumachine, che se andate con bambini al seguito possono essere utili per tenerli occupati; aggiungiamoci qualche gatto schivo e un profumo di menta ovunque e avrete una buona idea del luogo.

Entrata gratis, come si diceva. I custodi chiedono solo una firma sul libro delle presenze, a testimonianza del passaggio di qualche anima.

Se poi vi capitasse di notare un ponte di recente costruzione posto ad attraversamento dell'autostrada, ma chiuso e sbarrato, non chiedetene la storia. Dall'altra parte giace un'antica villa romana. Inagibile, purtroppo. No, non il sito della villa antica, ma il ponte di nuova costruzione.

Si sa, siamo pur sempre in Italia.

Per maggiori riferimenti: Lucus Feroniae, su Imperium Romanum.



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