mercoledì 2 agosto 2017

Quanto barbaro era un barbaro?

Clash Of Clans

Da quanto non parliamo di storia?
Un secolo.
Oggi, allora, rimediamo.

Dovete sapere che sono giunta ormai all'ultima rilettura del mio manoscritto più sofferto, quello sui goti.
Quante volte ho già fatto l'ultima rilettura di questo testo?
...
Ne ho perso il conto.

Questo romanzo è complicato. C'è troppa storia per essere un romanzo qualunque, ma anche una struttura troppo complicata per essere letto come un normale romanzo storico alla Simon Scarrow o Ben Kane o, per farmi capire, un Valerio Massimo Manfredi.

La conclusione del discorso?
Esito a mandarlo in giro per il mondo perché so che poche case editrici potranno avere mai il coraggio di scommetterci sopra. A prescindere dal suo valore.

Prima di tutto, il periodo storico non è uno di quelli che fa gola.
Non siamo nell'impero romano delle legioni e dei centurioni e dei tanto amati schieramenti a testuggine. Siamo in un VI secolo abbandonato alla tirannia dei regni barbarici.
Avete presente? Quei graziosi figurini che cavalcavano mezzi nudi sui cavalli e bevevano sangue dal cranio del nemico, e si impomatavano le parrucche con grasso rancido di animale.

O forse i barbari non erano proprio così, e la mia descrizione un po' stereotipata non corrisponde propriamente alla realtà?
I barbari che governano l'Italia del VI secolo erano davvero tanto barbari, rozzi e crudeli?

A sentire Procopio, la nostra fonte storica preferita e probabilmente la più attendibile dell'epoca, non suona proprio in questo modo.

Ma per capirci qualcosa, sarà meglio fare un passetto indietro, all'epoca dell'ultimo imperatore romano d'occidente: Romolo Augustolo.
Come tutti sappiamo, il giovane imperatore fu deposto dal comandante della sua guardia personale, Odoacre lo sciro. Ossia, Odoacre il barbaro sciro.
Odoacre, invece di seguire l'esempio dei generali che avevano comandato i colpi di stato precedenti, numerosissimi nell'ultimo secolo, non elesse un suo candidato-marionetta al trono, ma rimandò le insegne imperiali all'altro imperatore, quello d'oriente. Da quel momento avrebbe regnato lui in Italia, come re.
Come abbiamo sottolineato abbondantemente, Odoacre era un barbaro sciro di nascita. Eppure già il fatto che fosse un generale dell'imperatore Romolo Augustolo, e più esattamente, dell'esercito particolare del sovrano, fa intuire che troppo avulso dal contesto sociale e culturale romano non fosse.

Dall'altra parte dell'impero, gli augusti d'oriente non la presero proprio benissimo al ricevere le insegne imperiali d'occidente. Anche perché questo barbaro di Odoacre non faceva proprio il barbaro. Anzi, si dimostrò miglior politico di tanti imperatori occidentali prima di lui e mantenne sempre in alto rispetto le istituzioni dell'impero, del senato romano e della Chiesa; il fatto di non dichiararsi ostile alla classe dirigente latina e, allo stesso tempo, la capacità di assicurare una stabilità politica che ormai da un po' non si riusciva più ad avere, incrementava la popolarità del barbaro Odoacre.

I suoi successi impensierivano l'imperatore Zenone che iniziò a considerare il barbaro come un pericolo per la sua egemonia. Fu così che Zenone esortò Teodorico re degli Ostrogoti a muoversi verso l'Italia per far fuori il suo re.

Teodorico, figlio di un altro re barbaro, Teodemiro, non era proprio un agnellino nell'ovile. Era pur sempre il re di una stirpe di guerrieri che, col permesso dell'imperatore, si erano stabiliti nei territori della Pannonia per difendere il limes dall'invasione di nuovi barbari.
Che poi gli Ostrogoti perpetrassero di tanto in tanto la razzia dei territori della Tracia romana e si immischiassero in guerre civili tra imperatori e possibili successori, questo doveva aver rafforzato il dubbio a Zenone che forse sarebbe stato più saggio toglierseli di torno, questi goti, almeno allontanarli un pochino.

Teodorico, in ogni caso, non era neanche lui l'impomatato puzzolente che vestiva pelli d'asino o di orso o di lupo, come meglio piace.
All'età di 8 anni era stato mandato come ostaggio a Costantinopoli e per ben 10 anni vi rimase, fin quando il padre lo riscattò e lo tenne al fianco come erede.
In 10 anni di vita a Costantinopoli è impossibile pensare che Teodorico non avesse appreso i costumi e le usanze romane, tanto è vero che prima di partire per l'Italia gli venne persino conferito il titolo di patricius romano.
Vedendo poi come governò la penisola e la sua scaltrezza politica nei confronti degli altri barbari d'Europa e di Costantinopoli stessa, viene da pensare che la sua lezione l'aveva ben appresa.

Alla fine il re degli Ostrogoti eliminò Odoacre e ne prese il posto con il beneplacito dell'imperatore. In linea di massima il nuovo re d'Italia confermò la politica di Odoacre: ai suoi goti sarebbero aspettate le cariche militari e le incombenze della guerra, ai latini, invece, l'amministrazione. Ognuno dei due popoli aveva una legge separata, ma allo stesso tempo entrambi erano sudditi di Teodorico il grande.

Si dimostrò un abile sovrano, questo barbaro ostrogoto?
A sentire Procopio, pare proprio di sì:
E sebbene di nome Teodorico fosse un usurpatore, di fatto egli si dimostrò un vero e proprio imperatore valevole del titolo come uno qualsiasi di coloro che si distinse in questo ufficio fin dall'inizio (dell'impero); e l'amore per lui tra goti e romani crebbe fino a diventare enorme, e anche questo contrariamente all'abitudine degli uomini (...) Ma Teodorico regnò per 37 anni e quando morì, non solo era diventato il terrore di tutti i suoi nemici, ma lasciò anche ai suoi soggetti un profondo senso di cordoglio per la sua dipartita.
Perdonate la traduzione un po' maccheronica, un incrocio strambo tra la versione inglese del libro V delle guerre di Procopio curata da H.B. Dewing e da quella italiana di fine '800, più ostica che non quella inglese, di Domenico Comparetti.

È inutile negarlo, a Teodorico va tutta la mia ammirazione.
Eppure, nonostante questo, non è di lui che parlo nel romanzo in eterna lavorazione di cui vi accennavo, ma di un sovrano di poco più tardo, e che tuttavia si dimostrò per molti versi illuminato almeno quanto Teodorico il grande.

Ma questa è un'altra storia...



2 commenti:

  1. Chi sono Simon Scarrow o Ben Kane? :D
    Intanto mandalo a un lettore beta, così ti dice che ne pensa.

    Insomma, questi barbari erano quasi civili...

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    Risposte
    1. Non conosci Simon Scarrow? Che vergogna! :D
      E tu pensa che i barbari adoravano anche le terme! Barbari va bene, ma mica fessi!

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